73 modi per buttare soldi nel web. Quanti ne conosci?

Lo leggi in solo 14 minuti

In questo articolo sono presenti 73 modi in cui le persone buttano soldi nel web, tutti i giorni. In alcuni di questi punti ci sei cascato anche tu? 

Mi capita sempre più spesso di incontrare imprenditori e responsabili marketing demotivati perchè hanno un sito web che non funziona. Certo, si vede, è carino e i collegamenti sono funzionanti ma non ottiene risultati e non li mette in contatto con i clienti… insomma non fa quello per cui dovrebbe essere stato progettato.

In questo articolo sono presenti 73 modi in cui le persone buttano soldi nel web, tutti i giorni. Anche se non è vero al 100% che se rientri in uno di questi punti stai buttando i tuoi soldi, stai sicuramente correndo dei rischi. Ad esempio credo che potrei tranquillamente cucirmi da solo un taglio con ago e filo e senza avere infezioni o brutte cicatrici… ma in linea di massima è più consigliabile fare un salto al pronto soccorso…

Ecco la lista, scommetto che in qualcosa ci siete cascati anche voi 🙂

Nota bene: Per BUTTARE SOLDI NEL WEB non mi riferisco solo a soldi che sono usciti dal portafoglio e che non hanno portato nessun beneficio alla tua azienda ma anche a quello che potrebbe funzionare meglio e contribuire in modo più importante al business della tua azienda. Se non ottieni risultati tu, qualcuno li otterrà al posto tuo.

Capitolo 1

Buttare soldi scegliendo male lo sviluppatore

  1. Non hai scelto nessuno, hai creato da solo il tuo sito web e non ti occupi di comunicazione.

    Un sito web è solo marginalmente qualcosa di tecnico. Immagini testi e comunicazione sono quello che ti permette di creare un feeling con chi naviga sul sito e di convincerlo che sei la risorsa più adatta a risolvere i suoi problemi. Anche se hai messo in piedi un sito di 4-5 pagine con strumenti fai da te in realtà stai perdendo soldi perchè in questo momento potresti ottenere risultati che probabilmente non arriveranno mai.

  2. Hai affidato la creazione del tuo sito web a qualcuno che ti ha fatto un favore, gratis o quasi.

    Creo siti web efficaci per lavoro e di siti per amici e parenti ne ho fatti diversi. A meno che non sia qualcuno a cui tieni davvero, con il tempo tendi a lasciarlo perdere o comunque a dare ai tuoi veri clienti la priorità. Il risultato è che il sito web non sarà più mantenuto o aggiornato da nessuno e quindi con il tempo morirà.

    Chi non paga una cosa, inoltre, è portato ad attribuirgli poco valore, trascurandola.

    Se qualcuno è in grado di creare siti web che funzionano e accetta di lavorare per te, magari facendoti un piccolo sconto, ti sta già facendo un grande favore. Perchè se lavora bene avrà già del lavoro meglio pagato da fare e sa che in virtù del rapporto che tra voi lo stresserai più di quanto un normale cliente farebbe.

  3. Hai affidato la creazione del tuo sito web a qualcuno senza referenze sul sito.

  4. Hai investito nella creazione del tuo sito web una cifra al di sotto di 700-800 euro.

  5. Hai chiesto allo sviluppatore un ecommerce tipo Amazon con un budget di 1500 euro.

  6. Hai scelto l’offerta che ti garantiva di essere in prima posizione o in prima pagina su Google senza chiederti prima per quali parole chiave.

    Un esperto in grado di garantirti un buon posizionamento organico su Google non accetterà mai di farlo senza sapere prima per quali parole chiave volete essere posizionati. Se puntate ad essere primi per il vostro nome è un conto, essere primi per Appartamenti a Milano o ad esempio chiavi più competitive è un altro discorso.

    Considerate inoltre che Google usa cookie e altri strumenti per offrirvi risultati di ricerca personalizzati. Se visitate sempre il vostro sito questo comparirà prima nei motori di ricerca. Per avere un dettaglio pulito di una serp potete utilizzare strumenti come SEMRUSH.com

  7. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web a qualcuno che fa qualcosa d’altro, ad esempio il negozio di informatica dell’angolo o il ragazzo che fa manutenzione al pc.

  8. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web a qualcuno che non può farti una regolare fattura.

  9. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web ad una web-agency che ha il sito vecchio / brutto / non aggiornato / in Flash.

    Chi fa siti web oggi, per essere bravo, deve amare veramente tanto il suo lavoro. Tanto da dedicare la sua giornata lavorativa ai clienti e molto del suo tempo libero e dei suoi risparmi in formazione (nel mio caso 1-2 ore al giorno e circa 2500 euro l’anno). Se studi in questo modo semplicemente non lo accetti di avere un sito inadeguato.

  10. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web a qualcuno che non ha una pagina web in cui dice che fa siti web.

  11. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web a qualcuno che non è reperibile tutto il giorno, perchè fino alle 17 fa un altro lavoro (diverso dal lavorare in una agenzia web).

  12. Hai affidato lo sviluppo del tuo sito web ad un fanboy (Evangelista di WordPress, Fanatico di Joomla, Irriducibile di Drupal) o ad un pazzo che scrive siti html da zero.

    Oggi ci sono meravigliosi strumenti per realizzare la struttura del tuo sito web e ognuno di questi strumenti ha pregi e difetti rispetto agli altri.
    NON ESISTE lo strumento migliore per creare siti web, esistono diversi strumenti progettati per diversi scopi.

    Chi conosce bene WordPress, ad esempio, tende a fare tutto con quello. Certo, è vero, con Wp un esperto può fare tutto ma se le funzioni del tuo sito web cominceranno a crescere con il tempo la struttura snella di WordPress potrebbe iniziare a scricchiolare. Viceversa Joomla potrebbe rivelarsi troppo complesso e oneroso da gestire se il tuo obiettivo è quello di avere una landing page e un blog.

    Dipende dal progetto ed essere obiettivi e orientati al cliente è fondamentale.

Capitolo 2

Buttare soldi sbagliando Strumenti

  1. Hai scelto di sviluppare il tuo sito web con un CMS proprietario.Un Cms proprietario non è un grosso problema nel breve periodo ma non vi garantisce continuità per il futuro. Se tra 3-4 anni vorrete rifare il sito dovrete partire da zero o quasi. Un Cms open-source ha spesso script che consentono di migrare verso altri cms. Con un Cms proprietario sarete legati allo sviluppatore che lo ha creato e non sarete liberi di cambiare fornitore senza rifare tutto da capo.Un Cms proprietario ha spesso dei canoni annuali di licenza e dei costi di gestione alti.
  2. Hai scelto di sviluppare il tuo sito web con un CMS poco diffuso.Esistono meravigliosi strumenti open-source oggi. Non è detto che uno strumento meno diffuso sia meno professionale di Joomla o WordPress ma è senza dubbio più rischioso. In caso di problemi con lo sviluppatore avrai più difficoltà a trovare un nuovo fornitore che possa proseguire il lavoro.Un Cms più diffuso vanta più strumenti di terze parti (e quindi ti offre la possibilità di aggiungere funzioni complesse investendo meno in programmazione) e ha l’incredibile vantaggio della Community in cui è possibile trovare soluzioni ai problemi che si possono presentare. Se con un Cms proprietario sarai solo con i tuoi problemi, con un Cms poco diffuso la situazione cambierà di poco.
  3. Hai un sito web, ma non utilizzi Google Webmasters Tools.
  4. Hai un sito web, ma non utilizzi (tu o chi lavora per te) Google Analytics.
  5. Hai pubblicato il sito web su uno spazio non professionale magari vincolato a contratti di telefonia oppure su server che offrono spazio gratuito e utilizzi per lavoro una mail non collegata al tuo dominio. Contributo di Carlotta Silvestrini
  6. Hai scelto il server più economico possibile o una struttura che non è preparata per gestire il CMS che vuoi utilizzare.4 o cinque anni fa un fornitore di servizi web a basso costo ha perso circa 20mila database di clienti in seguito ad un guasto. Non forniva e non aveva backup dei dischi, neanche ad uso interno e moltissimi siti web sono andati persi per sempre (chi in genere utilizza servizi di questo tipo non è preparato e non fa backup del proprio lavoro). Strutture più serie non sono comunque preparate a gestire siti web ed in particolar modo ad impostare correttamente i permessi che consentono ai cms di funzionare. In questo modo bisogna mantenere i permessi completamente “aperti” con gravi rischi per la sicurezza del sistema. Deve SEMPRE essere il sito web a comandare e a definire il fornitore dei servizi di hosting o housing, mai viceversa. Sarebbe come acquistare uno splendido fuoribordo e poi stupirsi perchè non si muove sull’asfalto.
  7. Per monitorare il tuo sito web utilizzi solo Google Analytics. Non hai mai sentito parlare di Crazy Egg e Semrush.Gli strumenti di Web Analytics sono fondamentali per capire in che direzione sta andando il sito web. I dati di Analytics sono fondamentali ma è importante saperli interpretare e capire. Strumenti come Semrush (che può indicare il volume di traffico per una data parola chiave) o Crazy Egg che vi fornisce la mappa di calore del sito sono molto importanti per capire cosa funziona nel sito web e cosa no.
  8. Non hai un sito web! Utilizzi solo la tua pagina di Facebook.Chettelodico affare, sei nelle mani di Zuck e di quello che decide per te. Faceboook ha già ridotto incredibilmente la visibilità delle pagine, domani potrebbe ridurla ancora o introdurre qualche altro cambiamento che favorisca l’adozione della pubblicità. Un sito web è tuo, sei tu il padrone di casa.
  9. Hai un sito web e lo promuovi sui social network (Facebook) Spammando a destra e a manca.
  10. Utilizzi Google Adwords per essere sempre primo su Google.L’obiettivo non deve mai essere quello di essere primo su Google o di ottenere più traffico possibile sul sito. Adwords funziona all’asta e chi è primo – in genere – ha solo sparato alto con l’offerta, magari rovinando il mercato a tutti gli altri. L’obiettivo di una buona campagna Adwords è quello di portare sul sito traffico profilato (è fondamentale scegliere bene le parole chiave) con il minimo investimento possibile.
  11. Utilizzi Google Adwords scegliendo parole che ti portano tanto traffico.
  12. Hai messo la tua campagna Adwords in mano ad un consulente di Google.L’obiettivo di Google e dei consulenti Google è quello di portare più traffico possibile sulla tua pagina facendoti spendere di più nello strumento. Qui c’e’ un bell’articolo che può esserti utile nel capire come mai non conviene affidarsi a loro.
  13. Non hai una Landing Page Efficace (se usi anche Adwords come errore vale doppio).Moltissimi annunci Adwords puntano alla homepage del sito e costituiscono un’enorme spreco di denaro. Un annuncio dovrebbe essere il più possibile specifico e puntare ad una landing page ovvero ad una pagina che ha come obiettivo la conversione (richiesta di contatto, apertura di un account, sottoscrizione di una newsletter ecc…). Se vuoi fare pubblicità è perfetto ma devi farla con un obiettivo preciso, nessuno vive di visibilità.
  14. Non hai un Blog, non pubblichi notizie su portali e non utilizzi Adwords per attirare potenziali clienti.La capacità del tuo sito web di generare contatti è dato dal numero di utenti utili che lo visitano (per utili intendo utenti potenzialmente interessati ad acquistare i tuoi prodotti o servizi) diviso la capacità di convertire del tuo sito web. Se hai un sito efficace ma nessuno lo visita non otterrai comunque nessun risultato. Per questo motivo puoi investire nell’ottimizzazione per i motori di ricerca, nei social network o in pubblicità pay per click (Adwords). Tempo fa ho scritto un articolo molto chiaro che aiuta le piccole e medie imprese a iniziare con il piede giusto nel web.
  15. Hai ricevuto la mail da Domain Services e hai pagato per essere pubblicato nell’Archivio Internet.Girano ancora le mail di una fantomatica azienda che chiede soldi per essere presenti nell’Archivio Internet. E’ una truffa molto vecchia, Google indicizza i siti web semplicemente perchè è nel suo interesse farlo e posiziona meglio i siti web che dovrebbero rispondere meglio alle richieste dei suoi utenti. Ecco un esempio della meravigliosa mail. Io ricevo mail di questo tipo da almeno 10 anni (clicca per ingrandirla).
In una ricerca secca “Joomla”, quindi, io non sarò mai primo, è giusto così. Il sito italiano Joomla.it è più utile agli utenti di quanto possa essere io così come può esserlo la voce di Wikipedia che spiega cosa è Joomla. Viceversa per “Creazione siti Joomla” ha senso che FuturaImmagine sia presente nei risultati. La posizione è importante ovviamente, ma non determinante per il successo del tuo sito web. E’ fondamentale invece che quando un utente arriva sul vostro sito capisca che siete la risorsa migliore per lui.
  1. Il tuo ristorante / agriturismo / negozio è segnalata nel posto sbagliato o non è segnalato in Google Maps perchè non hai rivendicato la scheda Google Plus Local. Contributo di Martino Mosna
  2. Hai abbandonato i tuoi utenti che vogliono raggiungerti con uno smartphone: non hai aggiunto numero di telefono, orari di apertura e i giorni di chiusura nella tua Scheda su Google Maps e dati importanti come numero di telefono e indirizzo non sono tra le prime cose che si vedono nella versione mobile del tuo sito web. Contributo di Luca Bove
  3. Hai affidato l’attività SEO ad un magico programma che “fa tutto da solo”. Contributo di Martino Mosna
  4. Hai fatto scambio link per migliorare il tuo posizionamento. Google non è stupido e rileva schemi di link anche complessi con relativa facilità. Dove non annulla l’effetto dei link può anche penalizzare chi fa uso di queste tecniche più volte sconsigliate.
  5. Hai acquistato link per migliorare il tuo posizionamento. O follower per farti bello. Come sopra ma in questo caso Google si accanisce di più mostrandosi meno tollerante con chi cerca di aggirare le sue regole. Acquistare follower sui social ha ancora meno senso… forse può giusto servire per una prima impressione ma quello che conta davvero sono le interazioni che riesci ad avere con loro, ricordalo sempre.
  6.  

Capitolo 3

Buttare soldi comunicando male.

  1. Non hai una strategia di comunicazione e vedi il sito web come un software informatico. Vedere un sito web come uno strumento informatico è come vedere la cena con una bella ragazza come l’occasione per riempirsi la pancia. Per raggiungere un obiettivo bisogna per prima cosa individuarlo.
  2. Entrando nel tuo sito web non si capisce subito (5 secondi) di cosa ti occupi e a chi ti rivolgi. Non avrai mai una seconda occasione per fare un’ottima prima impressione, con gli utenti del tuo sito web hai circa 5 secondi… poi la maggior parte di loro clicca su indietro e su un altro risultato (e probabilmente Google se ne accorge).
  3. I testi nel tuo sito mettono te al centro e non il tuo visitatore (parli di quello che fai, non chiedi quello che puoi fare per lui). La risposta che uno vuole sentire quando arriva sul tuo sito non è chi sei ma cosa puoi fare per lui.
  4. Hai scritto i testi del sito per Google e non per l’utente che dovrà leggerli.
  5. Usi foto e materiale grafico povero. Ad esempio foto stock già viste o fotografie dei tuoi lavori fatte con il cellulare. Se sei un agriturismo, un hotel o un bed & Breakfast le foto e le recensioni sono la cosa più importante. Una macchina fotografica discreta costa meno di 500 euro così come un servizio fotografico ben fatto. Non risparmiare su queste cose, non ne vale davvero la pena.
  6. Hai un sito in 8 lingue in cui le traduzioni sono curate da Google Translator e non da un traduttore professionale.
  7. Usi una tipografia che non da risalto ai titoli e rende difficoltosa la lettura (font inferiore a 16px).
  8. Usi un cattivo contrasto (ad esempio il testo in un grigio troppo chiaro).
  9. Hai un sito web in Flash nel 2014.
  10. Hai un sito web non responsive.
  11. Hai un sito web che impiega più di 10 secondi a caricare (e sono stato buono).
  12. Hai un sito web pieno di pop-up e pubblicità, ma non sei un blog che vive di quello.

Capitolo 4

Buttare soldi avendo un sito che non converte

  1. Non hai definito gli obiettivi del tuo sito web (o hai definito gli obiettivi sbagliati). La maggior parte delle persone che mi contatta vuole un sito per fare in modo che la sua azienda sia presente online. E’ sbagliato. Un sito web può essere fatto per vendere, trovare contatti, ottenere richieste di preventivo. Se non sono chiari e ambiziosi gli obiettivi non potranno di certo esserlo i risultati.
  2. Non hai pensato neanche per un minuto a chi sono i tuoi utenti, che poi sarebbero i tuoi clienti. Contributo di Martino Mosna
  3. Sul tuo sito web non sono pubblicate le referenze dei tuoi clienti (intese come opinioni, non come lista di loghi di aziende per cui hai lavorato).
  4. Hai un unico menu di navigazione in cui mischi contenuti istituzionali, servizi, contatti. Qui c’e’ un articolo meraviglioso su come creare un buon menu di navigazione.
  5. Hai un sito web in cui i contatti non sono in evidenza in ogni pagina.
  6. Il form di contatto è lungo e ricco di campi obbligatori. E’ meglio avere richieste di preventivo incomplete o nessuna richiesta?
  7. Il form di contatto ha un captcha complicato o illeggibile. Ne ho già parlato anche in un bell’articolo su Joomla.it
  8. La tua call to action è “contattaci” oppure “read more”. Se vuoi approfondire qui trovi un bell’articolo su come rendere più efficaci le proprie Call to Action, condividilo se ti piace!
  9. L’obiettivo del tuo sito web è diverso dal promuovere la tua landing page.
  10. In ogni pagina del tuo sito (o in quelle più importanti) hai pubblicato in bella vista il link alla tua pagina Facebook, Google Plus o Linkedin. Quando il tuo potenziale cliente sta entrando in casa tua perchè vuoi invitarlo a bere qualcosa al bar? Moltissime aziende pagano pubblicità per portare utenti nella propria homepage e poi li pubblicano il link alla loro pagina su Facebook. L’utente clicca sul link trova un link divertente o un amico in chat ed è perso per sempre.
  11. Nella tua landing page sono presenti link in uscita.
  12. La tua landing page ha come obiettivo quello di vendere più di 1-2 servizi.
  13. Non c’e’ coerenza tra la landing page e il link (o l’annuncio) che ha portato li l’utente.

Capitolo 5

Buttare soldi perchè non mantieni il tuo sito web

  1. Non progetto non era prevista la formazione per gestire il sito web e non per ogni cosa dipendi sempre dal Webmaster.
  2. Sai come aggiornare i contenuti ma non dedichi tempo al sito e non incarichi una persona di farlo al posto tuo.
  3. Hai un blog o un’area eventi o notizie, ma non pubblichi notizie da mesi.
  4. Il tuo Cms non è aggiornato all’ultima minor release disponibile o utilizza estensioni di dubbia provenienza. Se non sei attento alla sicurezza prima o poi qualcuno manometterà il tuo sito web e dovrai pagare qualcuno per sistemarlo. Riparare una installazione di Joomla compromessa gravemente ha un costo di 900-1000 euro o più mentre un pacchetto sicurezza che ti mantiene al riparo dai rischi costa circa 250-300 euro l’anno (Chiedi informazioni). Anche installazioni di estensioni terze parti non provenienti da fonti sicure (come la Joomla Extension Directory) possono contenere malware o vulnerabilità.
  5. Non hai concordato un contratto di manutenzione che preveda assistenza tecnica e piccole modifiche non strutturali. Contributo di Michaela Matichecchia
  6. Nel contratto di assistenza non sono previsti interventi in garanzia su eventuali malfunzionamenti del sito web o del CMS. Contributo di Michaela Matichecchia
  7. Non visiti periodicamente Adwords per capire quale dei tuoi annunci funziona di più e spubblicare ciò che non rende. Gli annunci Adwords, così come i siti web, non vengono fatti per essere lasciati li. Una campagna efficace ha sempre diversi annunci attivi per testare quale versione dell’annuncio funziona di più e ci permette di ottenere più click utili riducendo al minimo i costi.
 

Capitolo 6

Buttare soldi lavorando in modo improvvisato

  1. Hai acquistato un database di indirizzi e-mail e invii newsletter in barba alle normative sulla privacy.
  2. Hai acquistato diverse estensioni per il tuo dominio (.it, .com, .net ecc) e su ogni estensione hai duplicato il tuo sito e tutti i contenuti. Contributo di Francesco Fiorani
  3. Invii newsletter senza una strategia precisa e comunque anche a chi non è interessato ai tuoi prodotti/servizi. Contributo di Martino Mosna
  4. Promuovi i tuoi servizi spammando il link al tuo sito web e alla tua pagina su Facebook.
  5. Inviti periodicamente TUTTI a fare like sulla tua pagina di Facebook o a partecipare al tuo evento.
  6. Hai installato Joomla o WordPress, hai iniziato a fare il sito e ti sei incartato più o meno subito. Ora cerchi qualcuno che continui il tuo lavoro che è quasi finito. Avere Joomla già installato con un template definito non ti consentirà di risparmiare sui costi di sviluppo o almeno non di risparmiare quanto credi. I temi professionali escono con quickstart e un professionista li installa in 10 minuti mentre corre sul tapis roulant o fa una frittata. Quando cerchi qualcuno per il tuo sito web devi puntare al risultato finale, non al risparmio economico immediato. Se sei in questa fase, qui ci sono ottimi consigli utili per chi vuole sapere quanto costa un sito e come risparmiare e qui c’e’ un’ottima guida su come leggere i preventivi per la creazione di un sito web.
  7. Hai interrotto i rapporti con chi sviluppava il tuo sito web e pensi di non pagare il saldo facendo finire il suo lavoro a qualcun altro, magari risparmiando qualcosa. Scegliere la persona che svilupperà il sito web è una delle fasi più importanti, per questo la rimarco spesso. Una volta che hai scelto, però, è con la persona che hai incaricato che devi lavorare cercando di fare tutto il possibile per mantenere un rapporto positivo e volto al risultato, non allo scontro.
  8. Hai incaricato un esperto di usabilità, un consulente per le conversioni, un social media manager e un esperto di adwords ma non ascolti i loro consigli e vuoi il sito web come piace a te e non come dovrebbe essere per i tuoi utenti.
  9. Hai scelto l’hosting più economico che hai trovato e non il più adatto al profilo del tuo sito web.

Diego Mozzo ha racchiuso i nostri 72 punti in una splendida Mindmap, eccola!

E tu, quanto hai totalizzato?

Hanno già Contribuito a questo articolo: 
Martino Mosna, Carlotta Silvestrini, Michaela Matichecchia, Francesco Fiorani, Luca Bove
Se vuoi dare il tuo contributo scrivilo nei commenti! 

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CONTESTO DI VALIDITÀ

Siamo un’agenzia di marketing specializzata in acquisizione clienti online nel mercato dei professionisti e delle piccole e medie imprese. Luca Orlandini, founder di FuturaImmagine, ha oltre 18.000 ore di esperienza specifica nello sviluppo di Landing Page e Strategie di Conversione.

Quello che leggi in questo blog è frutto di esperienza diretta e trova la sua piena validità nel contesto in cui opero: parlo di cosa funziona per aziende come la tua, non per multinazionali o start-up che si trovano in USA.

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